La Fashion Revolution Week a Treviso per una moda più sostenibile

La Fashion Revolution Week a Treviso per una moda più sostenibile

Ogni anno a cavallo dell’anniversario del crollo del Rana Plaza, il palazzo di otto piani che ospitava diversi stabilimenti tessili in Bangladesh, si celebra la Fashion Revolution Week. Per la prima volta nel 2021, l’ho organizzata  in formato digitale a Treviso con l’aiuto e la collaborazione di altre due amiche. Da allora mi impegno a realizzarla tutti gli anni nella mia città. Tengo particolarmente a questa manifestazione perché accende i riflettori su un’industria devastante a livello globale sia dal punto di vista ambientale sia umano. Ti racconto di cosa si tratta in questo articolo.

Come nasce la Fashion Revolution.

Fashion Revolution è un’organizzazione internazionale non governativa nata 10 anni fa per volere di Orsola de Castro e Carry Somers a seguito appunto del crollo del un complesso produttivo, il Rana Plaza, dove il 24 aprile 2013 persero la vita 1133 persone che lavoravano in condizioni precarie, senza salario minimo garantito, per conto di brand internazionali.

Nel corso del tempo è diventata il più grande movimento di attivismo della moda al mondo, capace di mobilitare cittadini, brand e responsabili politici attraverso la ricerca, l’istruzione e la difesa. Ciò per cui si batte è un’industria della moda globale che possa lavorare rispettando l’ambiente e le persone.  Un’industria capace di conservare risorse preziose, rigenerare gli ecosistemi e garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose per i lavoratori.

Sono tutti valori che condivido e in cui credo fermamente e, nel mio piccolo, mi impegno per promuoverli attraverso il mio lavoro di personal stylist. È per questo che ogni anno organizzo a Treviso la Fashion Revolution Week, un modo per partecipare attivamente a questa “grande rivoluzione positiva”.

Il mio contributo per la Fashion Revolution Week a Treviso.

Informare le persone ed educarle a una presa di consapevolezza su tutto ciò che ruota intorno al mondo della moda è per me molto importante. Da qui nasce il mio interesse per la Fashion Revolution.

Nel 2021, in occasione della mia prima Fashion Revolution Week, ho messo in piedi un concorso aperto ad artisti, designer e studenti. Ciascuno di loro ha espresso la sua visione di moda sostenibile attraverso elaborati grafici e multimediali. Parteciparono anche alcune classi del liceo artistico di Treviso e una delle vincitrici del bando è stata proprio una studentessa, che si è aggiudicata uno workshop di 7 giorni presso la Città dell’arte Fondazione Pistoletto a Biella.

Ad ogni manifestazione faccio il possibile per coinvolgere artigiani locali e brand etici che operano a Treviso. Quest’anno la Fashion Revolution Week segna i 10 anni dalla tragedia del Rana Plaza. Il tema principale della manifestazione saranno proprio i 10 pilastri del “Manifesto per una rivoluzione della moda” su cui si fonda la Fashion Revolution e che possono essere sintetizzati  in una frase: il desiderio di promuovere un’industria delle moda sicura, equa, responsabile e trasparente.  Valori che fanno parte anche della mia filosofia e del mio modo di operare.